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Il museo  a Bisacquino diventa una realtà

Una storia lunga quaranta anni

 

Un giorno di Domenica del 12 Agosto 1984 si inaugura a Bisacquino il “Museo Civico”,  frutto di una raccolta fatta di un gruppo di volontari con a capo il capo area dei beni culturali del comune di Bisacquino il rag. Totuccio  Salvaggio.

 

Il museo dalla sua nascita ad oggi ha attraversato cinque  fasi:

 

1) Prima fase.

 

L’ avventura ha inizio negli  anni  nel 1970,  con la raccolta di materiale antico che la gente buttava in quanto “cose vecchie” , in un momento storico particolare quello del dopo guerra, dove si stava affacciato la cultura del nuovo e del moderno.

Un gruppo di volontari e precisamente 14, guidati e stimolati dal capo area dei beni culturali de comune  il rag. Totuccio Salvaggio,  iniziano questa avventura, quella di girare per le vie del paese alla ricerca di oggetti antichi da buttare o da donare al comune, per un progetto futuro quello  della realizzazione di un museo civico.

La  gente inizia a capire e di giorno in giorno gli oggetti iniziano ad diventare una realtà.

Si è capito subito che c’erano due tipi di donatori: il primo il donatore consapevole di tramandare alle generazioni future la nostra tradizione il modo di vivere dei nostri antenati e l’organizzazione della vita quotidiana dei nostri avi dei secoli passati e l’altro il donatore inconsapevole che buttava le cose vecchie per toglierle dalle proprie case  in quanto occupavano spazio.

Gli artigiani presenti nel nostro paese  erano circa  una quarantina fra fabbri ferrai, sarti, falegnami, coltellieri, stagnini, falegnami ecc. alla chiusura delle loro attività, hanno donato in parte o tutti gli attrezzi delle proprie botteghe.

Anche i contadini che a poco a poco smettevano di lavorare perchè andavano in pensione e nello stesso tempo l’evoluzione degli attrezzi ha fatto sì che la raccolta si arricchisse.

 

2)Seconda fase: l’individuazione di un  locale.

 

 

Si era costruito da poco il Poli- Ambulatorio  e il piano interrato  viene adibito a museo, dove all’interno vengono predisposti dei singoli ambienti creando delle vere e propri zone di appartenenza, dando una logica al percorso per il visitatore.

 Il 12 Agosto 1984 il museo diventa realtà viene inaugurato con la presenza delle autorità civili e militari.

Per quasi 20 anni il museo viene visitato da tanti turisti , dando merito e lustro a chi da tempo aveva lavorato per la realizzazione.

Lungo questo periodo le donazioni aumentano, il locale diventa piccolo, umido e fatiscente, conseguenza dei movimenti del terreno e con crepe nella struttura stessa,

da qui l’ idea di individuare un altro sito dove poter trasferire il museo e farlo diventare più ricco , per attrarre sempre più turisti e visitatori nel nostro paese.

 

3) Terza fase: Individuazione del locale

 

Adatto a tale funzione è il  convento dei cappuccini  (ex Ospedale Scavotto) , si procede con  un progetto per la ristrutturazione si accede ad un finanziamento con i POR Sicilia 2000-2006, nel tempo si sono succeduti altri finanziamenti fino a giungere in un secondo momento un finanziamento di 516.456 euro previsto dalla Regione  Sicilia per l’ampliamento e l’acquisto di manufatti espositivi e strumenti tecnologici al servizio della struttura.

Il 27 dicembre  2002, con una delibera del consiglio comunale e un atto dal notaio, il museo diventa fondazione, le quote sono così divise il 51% al comune e il restante 49% ai privati.

 

4) Quarta fase: Si completa la struttura

 

Nell’anno 2009, il museo viene trasferito nei nuovi locali dei Cappuccini con una nuova sistemazione.

 i locali sono predisposti su due piani , si trovano subito le varie collocazioni, si ricostruiscono i vari ambienti e  si rende visitabile fino al 2012 anno in cui viene dato l’ultimo appalto per la sistemazione delle nuove vetrine, dei nuovi armadi e  dell’arredo del salone dedicato a Frank Capra.

Avviene il completamento dell’impianto di illuminazione sia interno che esterno, la sistemazione dei giardini posti davanti e dietro il locale.

 

5) Quinta fase: sistemazione

 

Un gruppo di volontari, invitati dall'amministrazione comunale, hanno contribuito nei giorni feriali, di sera e nel tempo libero, alla pulizia del locale e alla sistemazione degli oggetti all'interno delle vetrine e nel locale stesso e alla sistemazione di tutti i pannelli e le foto, posizionarli in funzione al progetto e qualche volta affidandosi alla logica che l’ambiente mostrava.

Oggi con l’inaugurazione che avverrà nei primi  mesi del 2014,  il vecchio Museo Etnoantropologico fa un salto di qualità, da museo “paesano” a MUSEO - CIVICO di livello regionale e nazionale, per la capacità di accoglienza per l’alta qualità dell’esposizione dei suoi oggetti e la specializzazione dei vari settori curati nei minimi particolari.

Sedici sono i settori presenti nel Museo:

1) Paleontologia; 2) Archeologia; 3) Storico Artistico; 4) Collezione armi; 5) Collezione strumenti musicali; 6) Esposizione materiale archivistico; 7) Insegne; 8) Arte contemporanea; 9) Studio fotografico; 10) Sezione etnoantrpologica; 11) Franck Capra; 12) Emigrazione; 13) Orologio da torre; 14) Modellismo; 15) Naturalistica; 16) Archivio storico.

Nella nuova location si evidenzia la parte archeologica, (con le ricerche  è la raccolta di reperti archeologici fatte nel territorio e sul monte triona), la cultura, artigianale e contadina e i vari settori tipici del nostro paese.

Ancora non completo ma visitabile, per informazioni: Assessore al Turismo Tommaso Di Giorgio (Sindaco)

Museo Civico e archivio Storico P. Scavotto,1 tel. 091 8351921

Ufficio turistico Comunale tel.  091 8308011

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