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Piazza Triona

Venne concepita nel luogo dove maggiore era l’affluenza della gente. Infatti le sorgenti d’acqua si trovano vicino a  quel luogo nella via Acquanova, quindi i contadini abbeveravano gli animali le casalinghe attingevano l’acqua per i bisognini casa, nelle vicinanze si sviluppavano le prime attività artigianali quali quelle molitorie e quelle della concia delle pelli, nella Piazza aveva luogo ogni commercio.

La piazza nasce in epoca araba come si può supporre dalla vicinanza del quartiere Saraceno. Nel periodo normanno (1.181), quando si potrà esprimere la propria fede, vi sorge la prima chiesa (la Matrice ) anche se ne abbiamo notizie storiche solo nel sec. ma senz’altro la sua origine è più remota.

 Così la piazza,  nata spontaneamente , senza alcun disegno architettonico , successivamente acquista una fisionomia ben definita, ove gli spazzi che essa offre assumono un significato storico, etico, tradizionale e funzionale.

In questa seconda fase di evoluzione, la classe dominante: il clero la nobiltà, decide di destinare degli spazzi, suddividendoli in tre chiani, al popolo fu assegnato (u chianu di lu fundacu ), al clero  “u chianu della chiesa”, alla nobiltà  “u Chianu du Municipio”, mentre il restante spazio il “centru Chiazza “ fu destinata alla carreggiata per il transito dei carretti. Fino al primi de novecento “a Chiazza “ non aveva intitolazione  “Triona “ma veniva riportata, negli atti ufficiali, secondo sopra detto di “Chiani”  successivamente  è sta titolata  piazza Triona. Fino agli anni 50, questa divisione era molto sentita dalla popolazione. La classe  contadina non andava a passeggiare nel “chianu del Municipio “ o  della chiesa e così anche la nobiltà o classe agiata o clero non poteva passeggiare nel  “Chiano de Fondaco “.

Anche alla fine dell’Ottocento nacquero i primi circoli,anche questi sorsero secondo censo ed adiacenti ai “ Chiani” di pertinenza, infatti i circolo dei “Civili” nel chiano del Municipio, quello Cattolico  (congregazione del SS. Sacramento ) nel chiano della chiesa e quello dei “Borgesi”  nelle vicinanze del piano del Fondaco, quello degli artigiani  “Mastri” nella carreggiata  “centro Chiazza “ . così tutta la Piazza divenne il luogo di convergenze  “delle classi divergenti “, infatti il volgo frequentava liberamente “u chianu di lu funnacu” , occasionalmente quello della chiesa”, ma era precluso l’accesso a “u chianu du Municipiu” dove veniva schiacciato in malo modo, però dobbiamo ricordare che quelli erano i tempi della coppola e del cappello e del saluto ossequioso “coscienza Benedica”. Il fondo del terreno era di terra battuta , al centro c’era l’abbeveratoio, nel lato frontale ; la pescheria, la casa della concia delle pelli, il campanile del collegio della Madonna delle Grazie e a destra il piano della Chiesa. L’ antica fontana allocata al centro, era stata costruita nel sec. XVII; costituita da due muri ai lati della vasca beveratoio, con due mascheroni per lato , che tutt’oggi possiamo ammirare nell’odierna fontana, ed è uno stemma raffigurante una stella a sei punte, l’antico stemma di Bisacquino, che è conservato presso il Museo Civico. Negli anni trenta l’antico bevaio fu sostituito con la fontana attuale che utilizza i mascheroni originari, ma è stata abolita la vasca bevaio che misurava m 10. 

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